Ciao, sono Thea!

Sono un’artista spirituale internazionale, cantante di Mantra, scrittrice, relatrice. Ho focalizzato la mia pratica spirituale sul potere del suono come meditazione, considerandolo un ponte terapeutico di collegamento tra il visibile e l’ invisibile, tra il corpo e la mente.

LA MIA STORIA

In questa vita il mio nome è Thea, sono nata in una famiglia di donne guaritrici. L’eredità energetica delle mie bisnonne, una sciamana di San Marino, e l’altra finlandese, guaritrice con le erbe, si è mixata con il mio bagaglio personale e spirituale, che porto con me da più vite, e che mi collega profondamente alle pendici dell’Himalaya, in India, la terra degli Yogi e dei Saggi.

Da quando ero bambina ho manifestato una spiritualità spontanea, che poi, attraverso i fortunati incontri della mia vita, ho potuto sviluppare ed evolvere attraverso lo strumento che sin da piccola sentivo essere il mio Veicolo Sacro per guarire me stessa e gli altri: la Voce.

L’infanzia l’ho trascorsa un pò in Finlandia poiché mia madre, Eija, è finlandese, e in Italia poiché mio padre, Michele, è romagnolo, in un paesino di campagna, chiamato Mercatino Conca.

Gli anni scolastici sono stati una gran bella meditazione per me. Mi sono sempre sentita diversa dai miei compagni e compagne di classe, trascorrevo molto tempo da sola, e mi piaceva passeggiare sulle rive del fiume Conca.

Trascorrevo ore e ore in quella dimensione naturale, che mi ricaricava, mi piaceva stare lì soprattutto di notte, sotto la luce della luna, a contemplare l’acqua e la natura.

Camminare e “pensare” vicino ad un fiume mi ricordavano qualcosa che avevo sempre fatto, un ricordo di una vita precedente, di mie buone abitudini spirituali. Anni dopo a Rishikesh, sulle rive del Gange, ho capito che era quella la dimensione che la mia mente tendeva a ricreare intuitivamente da bambina sulle sponde del fiume Conca: pace, amore e meditazione.

thea-crudi-storia-anni-conservatorio

All’età di vent’anni, incoraggiata da mio padre, sono stata ammessa al Conservatorio a Pesaro. Già da qualche anno facevo concerti Jazz, che nel frattempo era diventata la mia passione e la mia primaria occupazione, ma l’ingresso in quella dimensione accademica e artistica in Conservatorio ha segnato un importante cambiamento in me, e nel mio modo di vivere la musica nei suoi aspetti più profondi.

Oltre ad approfondire meglio la mia preparazione tecnica, in quel periodo avevo la fortuna di frequentare bravissimi compositori di musica classica, musicisti, cantanti, arrangiatori, cari amici che mi hanno ispirato e consigliato, aiutandomi a credere molto in me stessa e a non accontentarmi del solito clichè della cantante di Jazz. Potevo fare di più.

I miei concerti sono iniziati ad aumentare, vincevo concorsi, pubblicavo nuovi cd, (Star Eyes nel 2008 e The Shout of the Butterfly nel 2010) e in me cresceva la consapevolezza che quella strada, della musica convenzionale, non mi soddisfaceva.

E’ stato così che durante la lavorazione del mio ultimo EP di Jazz, The Shout of the Butterfly, nel 2010, è iniziata una profonda crisi esistenziale in me, in cui mettevo in discussione tutto nella mia vita.

In quel periodo avevo anche deciso di parlare con uno psicologo, per capire cosa mi stesse succedendo. La mia vita stava andando bene: avevo successo, avevo un fidanzato, il conservatorio procedeva bene, facevo molti concerti di jazz, e i miei studi portavano a buoni risultati; ma io non ero soddisfatta.

Sentivo come un senso di sconforto nell’osservare la mia vita, che in quel momento mi sembrava la vita di un’altra persona, non la mia. Mi guardavo attorno e non mi riconoscevo più negli obiettivi che avevo raggiunto, nelle situazioni che ero riuscita a creare.

Iniziavo a comprendere che il mio desiderio più grande era riunirmi a me stessa, alla vera ME, che è spontaneamente spirituale, ma che in quegli anni di accademia, concerti, relazioni musicali e artistiche, non ero riuscita ad esprimere.

Perciò un giorno ho aperto la finestra della camera da letto, nella mia mansarda. Era notte. La luna splendeva come una perla gigantesca incastonata nel firmamento, ricordo che ero molto ispirata, ma anche un pò malinconica, come di un passato, di momenti belli, di una dimensione che in questa vita non avevo ancora assaporato ma che naturalmente conoscevo, e ho deciso di fare una richiesta chiara all’Universo:

“Ti prego universo, fammi incontrare un maestro spirituale!”

Con questa richiesta andai a dormire, e nei mesi successivi iniziarono ad accadermi sincronicità molto interessanti.

Ricordo una sera, mi trovavo in una festa dedicata all’esoterismo, in un borgo della Romagna molto suggestivo. Camminavo e a un certo punto vedo un signore molto particolare, quasi buffo nel suo vestiario e modo di fare, che invitava le persone a farsi fare delle letture sul loro futuro attraverso il pendolo.

Provai anche io e quando fu il mio turno, mi disse: “Tu farai musica per l’anima, incontrerai tante persone, guarirai con la tua voce, migliaia, milioni di persone in giro per il mondo ti conosceranno”. Io scettica, pensai: “Musica per l’anima? Ma che dice? Io sono una cantante Jazz!”

Si era creato un gruppetto intorno a noi e quella sera conobbi varie persone che operavano nel campo della spiritualità e dell’olismo, in particolare mi colpii una donna italiana, con un viso di color mattone, che sembrava un’indiana d’America vestita da italiana.

Ho scoperto successivamente che era una sciamana e si chiamava Maya, un nome sanscrito che significa “ciò che non è”; Maya è la creazione materiale, composta da fenomeni reali ma temporanei.

Questa sciamana rappresenta un tassello molto importante nella mia vita, poichè grazie ad una serie di sincronicità messe in moto da lei, ho iniziato a riscoprire il mio lato spirituale.

Proprio ad un evento organizzato da Maya, nel quale sono stata invitata a partecipare quasi “per caso”, sono venuta a conoscenza di una conferenza che avrebbe tenuto un maestro spirituale a Fano, proprio vicino alla casa in cui abitavo in quel periodo; ovviamente ho deciso subito di andare.

thea-crudi-storia-seminari

Arrivata alla conferenza, quando sono entrata nella stanza ho sentito subito un’atmosfera amichevole, familiare, come di un lontano passato felice, che tornava di fronte a me. Lo scrittore parlava prima di iniziare l’incontro.

Udendo la sua voce, ho sentito una grande energia, qualcosa di conosciuto, ma non mi era chiaro il perché. Dopo poco il maestro mi ha invitata vicino a lui, dicendo al microfono davanti ai presenti: “Tu, vieni qui cara. Il tuo posto è qui, stai in piedi con me e impara”.

Era stupefacente la sicurezza con cui mi parlava. Io ero emozionata e lì per lì ancora non realizzavo consciamente cosa stava succedendo, ma a distanza di tempo ho capito che lo scrittore spirituale mi stava aiutando a vedere il mio futuro, negli anni quella sarebbe stata effettivamente la mia realtà: stare in piedi di fronte a tante persone a cantare i Mantra e a spiegare attraverso concerti, conferenze e seminari il potere spirituale dell’antica filosofia indiana, dello Yoga Spirituale e dei Mantra.

Quella conferenza ha segnato un cambiamento fortissimo nella mia esistenza: dopo pochi giorni sono diventata vegetariana, e da lì è iniziato il mio vero e progressivo risveglio di coscienza, oltre che un’accelerazione profonda della mia vita. Per prima cosa, ho notato che dopo quell’incontro veramente unico, tanti miei buoni desideri hanno iniziato a realizzarsi.

Da anni desideravo studiare al Conservatorio di Amsterdam, e quell’anno fui accettata vincendo una borsa di studio, che mi portò a vivere esperienze incredibili, scrivere la mia tesi bilingue, seguita da un grande musicologo olandese, e avere tra i miei compagni di banco e amici alcuni dei futuri nomi del jazz europeo.

Mi sono laureata l’anno dopo in Canto Jazz con il massimo dei voti a Pesaro, e poi ho subito fatto le valigie, perché a breve sarei partita per un altro viaggio verso l’isola di Java. Infatti, lo stesso anno della mia laurea, ho vinto un’altra borsa di studio per studiare nel prestigioso conservatorio di Surakarta, nel centro dell’isola indonesiana. In quel luogo magico, ho approfondito canto, musica e danze della tradizione Gamelan, che non sapevo ancora essere intimamente collegate con l’antica filosofia indiana.

Sull’isola di Java ho studiato con grandi musicisti, cantanti, ma soprattutto ho vissuto delle esperienze spirituali straordinarie con sciamani e maestri, i quali mi hanno aiutata a trasformare la mia voce in uno strumento musicale spirituale, ponte tra il visibile e l’invisibile.

Tornata in Italia ho iniziato ad approfondire i Mantra in Sanscrito e l’antica filosofia indiana, e a fare concerti spirituali, conferenze e seminari in tutta Italia; ho inciso vari album in formato digitale e CD.

Dopo Java, si sono susseguiti vari miei viaggi in India, dove ho avuto la prova di aver già vissuto in incarnazioni precedenti. Sono stata riconosciuta da Yogi e Maestri di vari lignaggi che mi hanno considerata da subito diversa dagli occidentali che solitamente visitano l’India.

Con questo luogo sacro e con i saggi che lo abitano ho un rapporto speciale, chiaramente confermato da alcuni incontri avvenuti nell’antica terra dello Yoga.

Alcuni esempi: A Rishikesh (Uttarakhand) ho incontrato il capo spirituale di un piccolo Ashram sul Gange, Baba Krishna Das, che vedendomi ha manifestato verso di me ammirazione e rispetto, dicendomi che di fatto ero tornata a casa, alla Terra Madre. 

thea-crudi-storia-india

Egli sentiva profondamente il mio legame con i Mantra, e affermava che ciò era dovuto ad un mio passato spirituale molto intenso e profondo vissuto in India. A Mamallapuram (Tamil Nadu) ho incontrato un famoso Bramino, un sacerdote vedico, Anand Bhattacarya. La famiglia Bhattacarya da migliaia di anni tramanda di padre in figlio i Mantra e la conoscenza vedica. 

Anand ha affermato diverse volte che il mio legame spirituale con l’India è molto radicato e potente, e che il mio modo di pronunciare il Sanscrito e i Mantra è chiaramente un’eredità di una vita precedente devota alla spiritualità e alla conoscenza vedica. 

Un altro esempio: in varie città dell’India, insieme al maestro spirituale bengalese Bhakti Charu Swami, ho più volte cantato i Mantra davanti a migliaia di persone. Bhakti Charu e gli indiani che hanno partecipato a questi eventi hanno più volte elogiato “questa donna occidentale seduta sul palco con un sari colorato che suona l’harmonium indiano e canta divinamente i sacri Mantra vedici.”

Sono stata invitata in Festival Nazionali ed Internazionali, ho portato i Mantra nel mondo della moda, collaborando con il marchio Vivienne Westwood, per concerti spirituali a New York, Los Angeles, Londra, Parigi e Milano.

Ho tenuto conferenze, interviste e videocorsi con personaggi della medicina, della spiritualità e grandi autori di best seller.

Sono stata invitata in trasmissioni televisive nazionali, per parlare di benessere e della filosofia spirituale dello Yoga del Suono. Importanti maestri spirituali internazionali, tra cui l’indiano Bhakti Charu Swami Maharaj, dal 2018 mi hanno invitata a tenere concerti in America, a New York, Miami, Orlando e in India, a Ujjain, Calcutta e altre città dell’India.

La mia musica è stata selezionata come colonna sonora per due film in Italia: “Il Fascino dell’Impossibile” (2015) del regista Silvano Agosti e “Choose Love” (2018) del regista Thomas Torelli.

Ho pubblicato 4 album cantando i sacri Mantra in sanscrito: Mantra Yoga (2015), Guru Mantra (2016), Vaikuntha Mantra (2018), Divine Mantras (2020).

Nel 2020 ho pubblicato il mio primo libro, dal titolo “La Conoscenza Spirituale dello Yoga”, edito da OM Edizioni. Ho scritto diversi articoli, collaborando con riviste olistiche nazionali e mensili di medicina alternativa, in formato online e cartaceo, come L’Altra Medicina, Vivere lo Yoga, Medicina Alternativa, DBN Magazine, Orizzonte Zero.

Nel 2022 è uscito un nuovo album “Women of Light, un viaggio nella Sacra Energia Femminile” insieme all’arpista Marianne Gubri.

Ho pubblicato 4 album cantando i sacri Mantra
in Sanscrito